Lettere di Manina ( home )

Prima degli aggiornamenti ecco una lettera di ringraziamento a Manina:

Cara Manina,
siamo rientrati da una manciata di ore a casa, un po' stanchi ma con il cuore gonfio di emozioni e di sensazioni stupende.
Grazie Manina.
Grazie per questo incontro che ci ha toccato profondamente l'anima.
Grazie per averci ascoltato e per averci resi partecipi, pur se in piccola parte, della tua meravigliosa storia.
Grazie per quello che hai fatto per questo popolo e questa terra che tu chiami "casa", e che davvero (ora lo so per certo) merita la tua presenza e la tua energia.
Grazie di esistere, e di rappresentare il "lato buono" dell'Italia e di questo essere uomini bianchi con una coscenza viva, non narcotizzata dal nostro presunto benessere e dalla nostra decandente vita quotidiana, cosi' distante da quello che poi davvero conta davvero...come il sorriso di un bimbo.
Grazie per quello che abbiamo visto, per quello che ci hai raccontato, per le foto, per la stupenda dedica che abbiamo già girato ai nostri genitori, per il tuo sorriso contagioso e per il tuo essere "straordinaria" con una semplicità ed una naturalezza che disarma...e che fa riflettere. Non so se e quando le nostre strade potranno reincontrarsi (e io lo spero fortemente!), ma in qualsiasi caso voglio mandare da subito a te, ai tuoi bambini e all'isola Nosy Be, un GRAZIE sincero ed enorme...perche' mi avete toccato nel profondo il cuore, lasciandoci inciso un segno bellissimo che resterà indelibile e che spero porterà ancora frutti buoni nella mia vita ed in quella degli altri: da oggi ho un papero impresso sul cuore anch'io!... :-) "Tsaiky Tsara", c'è scritto... Spero di esserne degno anch'io...almeno un pezzetto di come lo sono i "tuoi" bimbi malgasci... Un abbraccio grande come la distanza fisica che ci separa, e caloroso come la fiamma che sento ardere oggi dentro di me. Sperando di risentirti (o di rileggerti) presto, ti lascio un bacio.
Cristian

Nosy Be, Maggio 2008

Cari Amici,

Il  lavoro continua : le scuole di fronte casa mia, sono quasi tutte pronte.
La ricostruzione è a buon punto! 
 


Istruzione


Soltanto in un villaggio rimangono tre scuole da “ricostruire!

E’ venuto il sindaco e la sua vice ( che non conoscevo) da un comune rurale di Ambanja (G.Terre), per domandarmi alcune scuole e degli ambulatori.
Mi hanno spiegato che mentre a N.be il ciclone ha portato distruzione, ad Ambanja(anche il responsabile delle scuole di là me l’aveva detto), i fiumi hanno straripato, non soltanto distruggendo le risaie e il raccolto, ma portando anche i coccodrilli ed isolando così alcuni villaggi….
Ho detto loro di segnarmi le priorità, appena potrò, andrò a vedere i posti, poi decideremo insieme ai  responsabili…Erano persone molto gentili e mi sono sembrate veramente preoccupate per quei villaggi abbandonati.
Quando sono partiti, ho chiamato il responsabile della Grande Terre che mi ha confermato il tutto.
Decideremo insieme come e dove intervenire!  Poi vi farò sapere!

Sanità


Il dispensario ad Antamitarana è finito e sono già venuti un dottore e un infermiere  per lavorare là.
Il dispensario di Jabala Honko, già dall’anno scorso in funzione,l’abbiamo da poco trasferito, in una casa “ricostruita” 
Inaugurazione, penso, tra 15 giorni!!

Sociale


E’ tornato il paraplegico  a cui avevo dato la “Singer”(v.lettera ottobre 2007…) , mi ha portato altri grembiulini “rossi”finiti. E’ andato a vivere a fianco a sua sorella, ma la casa aveva bisogno di riparazioni...Ho inviato subito un mio operaio per vedere come aiutarlo: praticamente la casa non esisteva, cioè esisteva, ma “dal tetto si vede il cielo”, i pali che la sorreggono “sono inclinati e infradiciati alla base”, le pareti sono sconnesse”, le tavole del pavimento, lo stesso.. ( quindi il poverino, quando pioveva dormiva in un angolo, per non bagnarsi). Ma lui quando era venuto da me, sempre sorridente, non aveva detto assolutamente nulla di questa “tragedia”, solo “se possibile piccole riparazioni, perché mia sorella mi ha dato una casa vicino a lei, ma… La casa è oramai completamente rifatta insieme ad una “toilette” per lui solo!    
 
E’ arrivato anche un altro paraplegico dalla Grande Terre. Mi ha detto che voleva trasferirsi
qui per lavorare. Fa il calzolaio.
Gli ho fatto vedere la casa dei vecchi e dei paraplegici, ha fatto subito grande amicizia con loro. Abbiamo trovato insieme al capo-villaggio un posto dove potrà lavorare bene (è bravissimo).  Dopo alcuni giorni è tornato da me, per dirmi che voleva tornare ad Ambanja, pagare la casa che aveva in affitto, chiuderla e trasferirsi definitivamente qua. E’ andato e tornato dopo tre giorni!
Vive felicemente” nella casa. Ogni volta che passo (stanno sotto casa mia, praticamente), li vedo tutti insieme che chiacchierano,  seduti a terra, quasi senza gambe, sorridendo! La vita è bella!
  
Ho dimenticato di dirvi che M.Laure (la ragazza depressa)( v.lettera Giugno 2007) sta molto meglio e la figlia, Miria, cresce bene e ..cammina!!

A proposito del volontariato


Un “volontario” mi scritto che sul mio sito non c’è  niente in merito al volontariato.
Giusto! Il “volontario è qualcuno di buona “volontà”, disposto ad aiutare. Io ringrazio di cuore chi ha questa intenzione, di volermi aiutare, ma… a “fare” che? Io sono la prima che non “faccio “ niente!


Ho detto più volte, “Io organizzo”.
I Malgasci mi chiedono una scuola
Io “organizzo” la scuola, la faccio costruire,..
gli operai malgasci “lavorano”.
I Malgasci mi chiedono un dispensario
Io “organizzo” il dispensario
Gli operai malgasci lavorano per costruirlo
Il medico e l’infermiere malgascio “lavorano” nel dispensario…..


Il volontario allora cosa può fare per aiutarmi? “Lavorare” in Italia, organizzare in Italia riunioni con amici, concerti, proiezioni di film, mercatini...insomma qualcosa per raccogliere fondi. Invitare me quando sono in Italia, per un incontro… .Poi , quando vuole, può venire qua, a vedere come va l’organizzazione, le cose realizzate,può stare tutti i giorni con me…e con loro.( ma si deve organizzare il viaggio, la permanenza ( per questa,lo posso aiutare, ma non ospitarlo, perché ho una piccola casa e non un centro…, non ho strutture per i volontari, mi dispiace)
 
E’comunque una bella esperienza umana, che, posso assicurare, “aiuterà” proprio lui che voleva “aiutare”!

Perché e’ bello vivere qua!?


E’ bello perché parli con la gente
che ti apre il suo cuore, c’è un vero rapporto “umano”. Tu ascolti, ti raccontano, senza ipocrisie, i loro problemi, la loro vita, la loro storia…., ti chiedono aiuto, tu sei la loro speranza.
E’ bello perché parli col sole.
Tutte le sere al tramonto , lo vedi scendere nel mare in un secondo, ”pluff”, un tuffo… e sparisce. Qualche sera gli dico, quasi indispettita “Basta, stasera non ti guardo, ti tufferai nel mare senza incontrarmi come fai tutti i giorni, è diventata una schiavitù!” Ma non mi dovrei alzare dalla sedia che è sulla veranda, invece…immancabilmente, come vedo l’arancione riflesso nel cielo, qualsiasi cosa io stia facendo, con chiunque stia parlando, mi alzo e dico “Dobbiamo guardare il tramonto, forse stasera vediamo il “raggio verde!”. E tutti, con me, a guardare il tramonto!
E’ bello qui perché parli con le stelle.
Questo immenso cielo stellato, nero profondo, con mille luci, che ti avvolge fino al mare, avanti a sinistra  la Croce del Sud, la Via Lattea, la costellazione dello Scorpione e poi…tutte le altre costellazioni di qua!
Le stelle, quando cadono, sembrano delle comete, scendono lentamente, le puoi seguire per tutto il cammino e hai il tempo di indicarle a chi è con te…. qualche altra scende veloce, ma è raro!
Guardo le stelle e dico”No, non cadete,….  non ho desideri da esprimere!”


Pensieri


Quando annunciai agli amici che avevo deciso di partire, feci una grande festa per salutare tutti e scrissi una poesia,  per spiegare un po’... tutti mi chiedevano “Perché parti?”
Mostrai anche le foto della casa di legno che era quasi pronta, tutta contenta. Un mio amico medico, allora mi disse “Manina, senti, io ti capisco, ma il primo giorno, tu, il cielo, il mare, la spiaggia, il cocco,………….. il secondo giorno, tu,il cielo, il mare, la spiaggia e il cocco, ……..il terzo giorno…ma poi?
“E poi? Ma che vuoi più di questo?” Gli risposi ridendo!
Oggi potrei dirgli..” Io, il cielo, il mare, la spiaggia, il cocco e… diecimila bambini che vanno a scuola ….200 famiglie che hanno il riso…vecchi e paraplegici che hanno una casa e un pasto…i malati che hanno le medicine, i carcerati , etc etc ,…………. ma allora non lo sapevo!

QUOTIDIANO

Non mi sono messa a piangere, perché non ho l’abitudine di piangere, ma avrei dovuto farlo!

L’altro pomeriggio,è venuta da me, piangendo e disperandosi una donna, che da alcuni giorni lavorava alla casa dei vecchi. Mi mostra una ferita sulla testa, è stata presa a botte dal marito ubriaco, come tutti i giorni, è piena di contusioni. E’ da poco arrivata a Nosy Be, da due mesi, chiamata dal marito, ha quattro figli. La calmo,  le curo le ferite. Poi, dal momento che mi dice che è qui da sola, le  propongo di ritornare dove ha tutta la famiglia …l’aiuterò io!
Per la prima volta sorride un po’, scuote la testa, mi guarda e tranquillamente, mi dice” No, mai più  ritornare a Tana (Antananarivo) là la scuola costa cara,  solo a Nosy Be i miei figli possono studiare, perché la scuola è gratuita….i miei figli vanno alla tua scuola, “Tsaiky tsara”. (cechi ciara), solo da due mesi, ma sono già capaci..
Non potevo crederci, guardavo quella donna che continuava a spiegarmi, asciugandosi le lacrime, “La scuola costa cara a Tana, i miei figli non potrebbero mai studiare! Solo a Nosy Be la scuola è gratuita, non voglio andarmene da qua!”.
Le ho detto che veramente anche alla Grande Terre abbiamo  70 scuole e lei era tutta interessata a sentire i luoghi..fino a Sambava….?!Ma a Tana, no!
Le ho dato una stanza per lei e per i suoi figli nella casa dei vecchi, dorme e lavora  là! Viene tutte le mattine a prendere il riso e il pesce o carne per cucinare per tutti! E’ veramente serena!
Poi, guardando il tramonto, mi sono detta “ Sì,  Manina, continua ad aprire scuole dove te le chiedono, è veramente un grande dono per loro!”
Continuavo a sentire la sua voce” Solo qua i miei figli possono studiare, devo pensare al loro avvenire!”

AVREI VOLUTO PIANGERE PER LA FELICITA’!-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Com’è difficile essere giusti, forse sempre, ma qui ancora di più!

Non ti devi far prendere la mano… ti chiedono tutto… c’è chi non ha veramente bisogno… Come mi disse quello psichiatra, dopo essere stato qualche settimana da me, a Nosy Be “Posso dirti il tuo difetto?” “Ne ho tanti, figurati!””Non sai dire di no! E così a volte ti assalgono mille dubbi…
Il 10 maggio, come tutti il 10 di ogni mese, abbiamo dato il riso a più di 200 persone.
Uno degli indigenti, un vecchio, ben vestito, dopo aver preso i  suoi 10 chili , voleva i 10 chili del mese scorso, che non aveva preso. Io subito “No, se non è venuto, vuol dire che non ne aveva bisogno”. Lui mi ha guardato, come per dire, lo sapevo, ma ho tentato! Quando se ne va, con molta dignità, vedo che  il suo pantalone ben pulito, dietro è pieno di toppe, la camicia ben stirata ma dietro, ha tutto il collo sfilacciato, è consunta. L’ho fatto richiamare, gli ho chiesto dove abitava, con precisione, a Labandi Be. “Verrò io” gli ho detto. Ci andrò e gli porterò qualche pantalone nuovo, delle camicie, i 10 chili di riso e del pesce.
Che vergogna!! Se penso alla mia “sicumera” con cui ho detto “ No, mi dispiace” e  la sua dignità,  quando si è girato…Come sono stata ingiusta!! Che vergogna!!

Non voglio giustificarmi, ma ero abbastanza stanca, annebbiata, sveglia e pronta dalle 6,30 per aspettare il camion con i 46 sacchi di riso,  che non arrivava…e la mia strada già piena di tutta quella gente. A terra in perfetto ordine tutti i  carnet per il ritiro del riso…, io andavo avanti e indietro, ..poi dopo le 7,00 finalmente il camion!!. Tutti i sacchi portati dentro casa mia, messi uno sull’altro…e comincia la distribuzione…5 per volta perché ogni sacco è per 5 persone. Se vedeste loro!! Tranquilli, seduti fuori casa mia, parlano fra di loro, aspettando di essere chiamati, poi se ne vanno col sacco o con la subiki (cesta) piena di riso,  “Merci”, barcollando perché la maggioranza sono vecchi…
                                          
AVREI  VOLUTO PIANGERE PER IL DOLORE!!    

 

Sempre un Grande Grazie a voi, “Amici di Manina”

Un caro abbraccio a tutti! In particolare ad Alberto che si occupa del nostro sito, molto gentilmente e con tanta bravura! Grazie!!!

Manina